Mountain GuideFrancesco Salvaterra

Bye Bye El Chaltèn. Ultima gita al Fitz Roy.

Un racconto postumo di una settimana dei nostri ultimi movimenti ad El Chaltèn.

Un’ alba infuocata illumina la parete est del Fitz Roy e ci scalda immediatamente mentre seduti sulle corde, io, Marcello e Max facciamo una breve pausa in cima alla Breccia degli italiani, un colle che rappresenta la prima difficoltà della salita. Dopo un lungo periodo di brutto tempo siamo i primi a tornare sulla montagna e fare la traccia sul ghiacciaio ci ha fatto sudare, la motivazione è alta e proseguiamo spediti fino al colle della Silla e con una lunga traversata su un ghiacciaio pensile raggiungiamo il colle dei californiani, dove inizia la via che abbiamo in mente.

La Californiana (PataClimb), una grande classica aperta dal fondatore di Patagonia Yvonne Chouinard con Richard Dorworth, Lito Tejada Flores and Doug Tompkins (USA) and Chris Jones (UK), 20/12/1968. Purtroppo le cose non vanno come speriamo, anche se sono solo le dieci del mattino tira già un forte vento da ovest e nubi lenticolari indicano che è in arrivo un tempo ancora peggiore.

La decisione ci costa un po’ ma questa volta sul Fitz Roy non ci si và: sarebbe stato il sogno di Max e la terza volta per me e Marcello ma alcuni sogni richiedono più passione e dedizioni di altri per essere realizzati, ed in fondo è bello che sia così.

Quando si comincia a calare le corde doppie dopo un insuccesso su queste montagne, se le cose scorrono lisce, tra una sosta e l’altra si ha il tempo di pensare se decidendo di scendere si è fatto la cosa giusta, se proseguendo si sarebbe andato in cima, è normale.

Quando, qualche ora dopo rimesso piede sul ghiacciaio il cielo alle nostre spalle si vela di grigio e forti raffiche ci lanciano cristalli di neve in faccia; da un certo punto di vista è un sollievo.

Il Fitz per fortuna non dovrebbe muoversi di li quindi, sarà per la prossima!

Si conclude la nostra stagione Patagonica, una meteo tra le peggiori che abbia mai visto (qualcosa come quattro giornate di bel tempo su quaranta) ci ha messo i bastoni tra le ruote ma senza impedire a noi e ai nostri clienti di passare delle belle avventure.

Dopotutto una Patagonia di bel tempo non avrebbe neanche la metà del fascino e questo è il motivo per cui è amata o odiata, in entrambi i casi con veemenza, a seconda delle persone.

Per concludere in bellezza l’ultima settimana, in vacanza, io e Filippo stiamo andando a Bariloche per un’incursione di arrampicata sulle stupende guglie di Frey, il ricordo della breve visita dell’anno scorso mi fa prudere già le dita!

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