Mountain GuideFrancesco Salvaterra

SELVAGGIO BLU con appoggio di Barca a Vela.

Causa bimba in arrivo la primavera 2022 NON è prevista nessuna data. Se ne riparla per l’autunno!

ATTENZIONE: Per questa edizione, nel rispetto del distanziamento sociale, nella stessa cabina possono stare solo membri della stessa famiglia. E’ possibile stare in barca in tre diversi gruppi famigliari (+ skipper e guida) ma non è possibile condividere la cabina con estranei al gruppo famigliare.

Il must ormai mondiale del trekking in una nuova interpretazione: unendo il camminare a una mini-crociera in barca a vela.

Che piaccia o meno, esistono decine di maniere di fare il “Selvaggio Blu”, e questo è un dato di fatto. Ogni guida e agenzia che lo propone ha la sua filosofia, un differente percorso e logistica, contribendo a dare un “taglio” personale all’esperienza trekking. Dopo aver sperimentato varie modalità, io e il mio amico e collega Marcello Cominetti abbiamo iniziato a proporre anche questa versione. Confrontandoci anche con i nostri clienti abbiamo valutato che si tratta di una maniera veramente speciale e affasciante di fare il Selvaggio Blu, anche grazie alla personalita ineguagliabile dello skipper, Alessandro Griva: un tipo veramente simpatico e disponibile.

Il percorso è lo stesso del Selvaggio Blu “vista mare” (da alcuni anche chiamato Selvaggio Blu Exreme) con la differenza che invece di passare la notte sulla terraferma si trova confortevole alloggio nella cabina di una barca a vela. L’impressione è quella di fare due vacanze in una: da un lato si cammina impegnandosi su uno dei percorsi più spettacolari e impegnativi del mediterraneo, senza scorciatoie che semplificano il percorso originale, dall’altro nella seconda metà della giornata si vive il mare come solo da una barca si può.

Pro (rispetto al classico Selvaggio Blu da terra).

-Si evita l’affollamento: capita sempre più spesso di trovare più gruppi alla fine di ogni tappa, questo oltre a limitare i posti comodi per dormire fa perdere un pò di poesia e di selvaggio alle serate.

-Si vive il mare a stretto contatto.

-Si può godersi la serata a Cala Goloritzè, il divieto di passarci la notte non vale per la barca.

-Nel complesso è parecchio più comodo: lo zaino è leggero perchè il sacco a pelo resta in barca, si dorme in un letto e sotto un “tetto”. Il che può essere un pro come un contro, dipende dal punto di vista.

Contro

-Le condizioni del mare sono molto più vincolanti. In caso di mare grosso non si riesce a fermarsi all’ancora di ogni caletta. La soluzione spesso adottata in questo caso è tornare al riparo del porto per la notte, per poi ricominciare dallo stesso punto la mattina successiva. In caso di impossibilità di muoversi via mare si utilizza l’auto per collegarsi dall’entroterra. Eventualità rara ma possibile e comunque a carico dell’organizzazione.

-E’ meno disagevole e selvaggio.

Se volete farvi un’idea vi consiglio di leggere i commenti e le recensioni dei precedenti partecipanti sulla mia pagina FB.

 


Ogni giorno si percorrono le tappe come se la barca non ci fosse, ma al termine delle camminate ci aspetta un’imbarcazione comoda, molto bella e che permette di rilassarsi con qulche comfort in più rispetto al classico bivacco sotto le stelle. Insomma, Selvaggio Blu fatto con questa modalità ha un taglio più marinaresco, ma anche chi non avesse il “piede marino” potrà apprezzarlo perché la barca scelta è grande, sicura e accogliente, una specie di rifugio galleggiante.
Si cammina con zainetto da giornata (20-30 lt) con il pranzo e da bere oltre che a imbragatura, cordino e moschettone, giacca a vento leggera.

 

 

 

 

Planimetria della Sun Odissey 42

PROGRAMMA

Possono esservi variazioni a causa delle condizioni meteo-marine e dei partecipanti.

  • 1G. Ritrovo a S.Maria Navarrese presso il Bar Olivastro alle ore 18. Nei pressi del bar ci sono molti parcheggi liberi e sicuri dove si può lasciare l’auto tutta la settimana. Eventuale verifica dell’attrezzatura e presa di possesso della propria cabina in barca. Cena assieme in un ristorante/pizzeria a scelta, pernottamento in barca come per tutte le notti seguenti.
  • 2G. 1^ Colazione. Si parte a piedi raggiungendo la località costiera di Pedralonga e risalendo al Cuile Us Piggius. Da qui la maggior parte del dislivello (circa 700m) è fatta. Percorrendo l’altipiano del monte Ginnircu, attraverso la temibile distesa di rocce acuminate denominata “campi solcati” si raggiunge Bacu Tenadili e successivamente i porti naturali di Pedrosu e Cuau. In quest’ultimo, che offre maggior riparo alla risacca, trovaremo la barca “Marea” ad aspettarci. Circa 6/7 ore.
  • Arrampicata all’Aguglia.

    3G. Lasciata la barca dopo colazione si torna a riva sul piccolo gommone a motore (tender) e si riparte a piedi. Percorreremo la costa in direzione nord fino a Punta Iltiera, insinuandoci nel Bacu Sonnuli (qualche tratto di facile arrampicata). Per vecchi ovili e sull’orlo di pareti a picco, si guadagna Punta Salinas, un belvedere tra i più suggestivi del pianeta. In un’oretta si scende a Cala Goloritzè, una delle spiagge più fotografate nelle pubblicità, anche ingannevoli, di tutte le agenzie di viaggio che promettono vacanze da sogno. A parte le meschinità, il posto è straordinario per la sua bellezza! La barca ci ospita anche per oggi. Circa 5-6 ore.

    NOTA: Per gli scalatori esiste la possibilità di scalare la mitica Aguglia di Goloritzè (anche detta Punta Carrodi). La via si scala preferibilmente nel pomeriggio del secondo giorno o al mattino del terzo, prima di affrontare la ferrata. Ci vogliono circa 3 ore tra scalata e discesa in corda doppia. La via classica più facile è “Easy Gymnopedie” 150mt 6a+.  Si tratta di cinque tiri di corda mediamente sul 5c/6a con un difficile passaggio sul secondo tiro (6b), dove però ci si può aiutare tirando lo spit. La roccia è di stupenda qualità, così come l’arrampicata e il panorama. Ogni scalatore vorrebbe salirci dopo averla vista. Se siete interessati  (massimo in 2) ditemelo preventivamente in modo che possa organizzare la cosa, si può decidere anche all’ultimo momento ma dovete portarvi le scarpette. La tariffa scontata (solo per chi fa selvaggio blu) è 200€ da soli o 130€ in due, mentre normalmente è di 300€ da soli o 200€ in due.

  • L’accesso della ferrata di Goloritzè.

    4G. La partenza è da risveglio violento. Ci si arrampica su per una placca di roccia bianca e poi si traversano insidiosi canaloni attrezzati con corde fisse per arrivare alla famosa ferrata di Goloritzè. Un tratto breve ma ripido a picco su un mare blu che così blu non l’avete mai visto (giuro!). Ancora un po’ di lotta nel bosco e si guadagna Cala Ispuligidenie (o Mariolu) dove ci aspetta la barca. Circa 6 ore.

  • 5G. Un ripido canalone ghiaioso ci deposita su un mezzacosta dominato da alte pareti. La tappa di oggi è molto varia: tra boschi e cenge dopo qualche ora ci ricollegheremo al selvaggio blu originale che scende dall’entroterra, passando dalla serra Lattone. Lungo questo arriveremo alle prime due calate che permettono di raggiungere le maestose grotte di Mudaloru.
    Il percorso procede lungo e complesso, con due faticose risalite, fino a permetterci di raggiungere dopo circa 7 o 8  ore la magnifica Cala Biriola dove la nostra barca ci aspetta fedele come un cane marino in un giardino delle meraviglie.
  • 6G. Selvaggio Blu è un crescendo di bellezza e di impegno e oggi tiene fede a questa sua fama!
    Si attraversano i boschi di Biriala, di Orronoro e di Sisine inframezzati da tratti di facile arrampicata, calate in corda e passaggi segreti (è vero!) per approdare alla Cala più amata dai locals (e arrivandoci capirete perché), ovvero Sisine dove si è guadagnata la Medaglia di Selvaggio Blu. La barca stavolta muove verso sud e ci riporta a S.Maria Navarrese ma non senza averci fatto vedere dal mare tutta la nostra strada. Doccia nei confortevoli servizi per i diportisti del porto. Cena in ristorante e pernottamento (l’ultimo) in barca. Chi vuole può lasciare S.Maria questa sera stessa oppure può farlo l’indomani mattina dopo la 1^ colazione.
  • 7G. Scioglimento ufficiale del gruppo dopo la 1^ colazione.

NOTE

Non serve avere già arrampicato né essere dei naviganti. A questo pensano la Guida Alpina e lo Skipper (che è pure ottimo cuoco!).

Servono spirito sportivo di adattamento e preparazione escursionistica a camminare su sentieri anche impervi. Se avete dubbi contattatemi.
La barca (Janneau Sun Odissey 42) dispone di 6 posti in tre cabine doppie e una grande dinette dove si cena e dove dormono lo Skipper e la Guida Alpina.
La barca è dotata di 2 bagni con acqua corrente e nel porto di S.Maria Navarrese adiacente all’ormeggio ci sono degli ottimi servizi igienici con bagni, docce a acqua calda riservati ai diportisti nautici.

La barca è dotata di tendalino Bimini Top e Tender per sbarcare e imbarcare anche nei punti più complessi. Possibilità di lasciare presso il porto di S.Maria Navarrese eventuale bagaglio in più.

Per raggiungere la Sardegna in aereo www.skyscanner.it i migliori collegamenti via terra si hanno da Cagliari in bus www.arst.it tratta Cagliari-Tortolì o con pullmino privato convenzionato da richiedere a parte una volta formato il gruppo. In nave: www.traghettilines.it. Solitamente la soluzione più comoda e rapida è comunque quella di volare su Cagliari e prendere un’auto a noleggio.

Ulteriori consigli importanti, ad esempio su come raggiungere la Sardegna, info sul gruppo watzup dei partecipanti, note sulle corde doppie ecc, leggetevi il programma Selvaggio Blu vista mare  (è lo stesso trek a parte la barca).

1050€ con 6 persone.

L’iscrizione si ufficializza con il pagamento di un anticipo di 350€.

LA QUOTA COMPRENDE

Guida Alpina esperta dei luoghi e di navigazione. Skipper locale e proprietario della barca con anche mansioni di cuoco (tutti sono comunque invitati a collaborare). 4 Cene a bordo con acqua e vino, 5 pranzi al sacco e acqua per dissetarsi durante il giorno, 5 prime colazioni con caffè, the, brioches, pane e marmellata.
NON COMPRENDE
Le cene dei gg. 1 e 6 (ci sono vari locali dalla pizzeria al ristorante tipico vicino e nel porto), i trasferimenti da e per la Sardegna, tutto quello non specificato alla voce precedente.

EQUIPAGGIAMENTO

Guardatevi questo video/tutorial per farvi un’idea.

  • Zaino 25 lt.
  • Sacco a pelo di peso medioleggero (0/+5 °C), o in alternativa una coperta.
  • Imbragatura, due moschettoni a ghiera (non con chiusura a baionetta), uno spezzone di corda lungo 2 metri e di diametro 9-12 mm.
  • kit da ferrata per chi lo ha
  • discensore tipo secchiello o piastrina (in questo caso servono 3 moschettoni anzichè 2)
  • Scarpe da trekking collaudate
  • Abbigliamento e intimo di ricambio senza esagerare
  • Asciugamano in microfibra
  • Costume da bagno
  • Robusti pantaloni in tela + pantaloni corti
  • Felpa in cotone o pile leggero
  • Giaccavento leggera
  • Cappello, crema ed occhiali da sole
  • Repellente per insetti facoltativo
  • Macchina fotografica?!
  • Occorrente per toilette
  • Piccolo pronto soccorso/medicinali personale.

Nota: obbligatorie 2 borracce a testa per un minimo ci 2 litri di acqua a testa.
Usate una borsa ripiegabile per il bagaglio. NO trolley! 


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