Mountain GuideFrancesco Salvaterra

Via Lisa

Val d'Ambiez, Torre d'Ambiez.
250m VI-/R2/II

Descrizione

 

10 settembre 2022

Dopo un’estate ricca di salite io e Alberto decidiamo di portarci in val d’Ambiez per una due giorni nelle Dolomiti di Brenta. Il progetto è di una via nuova alla Torre d’Ambiez e la Rovereto al Campanil Basso.

Ripercorrendo in varie occasioni i due diedri saliti da Matteo Armani negli anni 30’ lo sguardo mi è finito sull’estetico spigolo che li separa, oggi è venuto il momento di metterci le mani.

Lo spazio a disposizione non è molto e nutro la preoccupazione di influenzare e rovinare una magnifica classica. Decidiamo quindi di salire furtivamente chiodando il meno possibile, per vedere se la via potrebbe avere senso oppure no.

Incontriamo rocce molto appigliate, un’arrampicata divertente ed esposta, con una sua logica. In circa cinque ore calchiamo la piccola cima, lasciandoci alle spalle sei chiodi messi sulle ultime soste lungo lo spigolo.

Abbiamo da subito l’impressione che la via ci stia bene, che possa regalare una bella arrampicata ma soprattutto che non influenzi le altre. Ai posteri la sentenza.

16 giugno 2023 salgo la via con Damiano Berasi, puliamo dal friabile, aggiungiamo parecchi chiodi normali, ripassiamo le clessidre e su buona parte delle soste mettiamo un chiodo resinato. Durante la ripetizione apriamo una variante più diretta sul pilastro finale, entrambi i tiri sono belli quindi è meglio scegliere quale salire in base al grado.

17 giugno 2023 prima ripetizione da parte dell’inossidabile Franco Cavallaro, Demis Lorenzi e Roberto Moreschini.

Rimane solo da pensare al nome, inizialmente volevamo battezzarla “l’intrusa” ma poi mi è venuto in mente che avevo dedicato una via sulla cima Grostè alla mia primogenita Greta, ecco quindi la via Lisa.

Torre d’Ambiez, parete est

LISA

250m VI-/R2/II

Alberto Bettoli, Francesco Salvaterra 10/9/2022

Via tradizionale che sale nel corridoio tra la Anna e la Armani, arrampicata piacevole ed estetica, soprattutto sullo spigolo della seconda metà.

Attacco

Dal rifugio Agostini si sale in circa 30 minuti ai piedi della parete seguendo le indicazioni per la ferrata Brentari. Tutte e tre le vie attaccano sullo stesso spigoletto, dopo un paio di metri ci si porta al centro della placca a un chiodo grigio a “U”, il secondo dalla base. Qui la Armani traversa a prendere il diedro, si prosegue dritti trovando altri due chiodi e dopo una placchetta una clessidra ripassata.

Materiale

Tutte le soste sono ottimamente attrezzate con chiodi normali, clessidre e chiodi resinati. Lungo i tiri ci sono alcuni chiodi normali e clessidre, non sono abbondanti e occorre usare spesso le protezioni mobili. Portare una serie di friends dallo #0.3 al #3 e stoppers.

Discesa

In doppia dalla via Gasperini-Medaia sulla parete sud


Galleria Fotografica


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