Mountain GuideFrancesco Salvaterra

VIA DELLE BOCCHETTE

LA TRAVERSATA DELLE DOLOMITI DI BRENTA LUNGO LE VIE FERRATE PIU’ EMBLEMATICHE, ovvero la Via delle Bocchette.

Il gruppo delle Dolomiti di Brenta ha la fortuna di possedere uno dei più ricchi e articolati sistemi di vie ferrate delle Alpi.

Ma partiamo dal nome: “bocchetta” significa “passo”, “forcella”, ossia un punto di passaggio tra una valle e l’altra, queste ferrate collegano magistralmente questi vari punti strategici, da qui il nome.
Questa rete di sentieri attrezzati, che in buona sostanza copre quasi tutto il massiccio, permette anche ai non alpinisti o arrampicatori di penetrare nel cuore delle montagne, godendo di paesaggi alpini mozzafiato e di “emozioni forti”.
La posa di questi itinerari attrezzati ha inizio nel 1936, ad opera della Società degli Alpinisti Trentini (SAT), con l’intento di facilitare il collegamento tra i vari rifugi alpini dislocati nel massiccio del Brenta. Essendo delle ferrate piuttosto “antiche” seguono le linee logiche delle montagne, collegando le varie cengie e i passaggi naturali, questo li rende degli itinerari molto logici e piacevolmente inseriti nell’ambiente naturale, al contrario di alcune ferrate moderne di carattere sportivo che sono comparse in tempi recenti nelle Alpi.

Cengia iniziale del sentiero Benini (foto Samuele Guetti).

Cengia iniziale del sentiero Benini (foto Samuele Guetti).

Un’autentico viaggio di esplorazione nel cuore del massiccio, seguendo il percorso della mitica Via delle Bocchette, giudicata da alcuni come “la via ferrata più bella del mondo”.

1°giorno BENINI da Madonna di Campiglio con gli impianti di risalita fino alla piana del Grostè (2437m). Successivamente un tratto di cammino lungo il sentiero N 305 conduce ai piedi del massiccio del Grostè, con panorama sull’intera valle di Tovel si imbocca  il “Sentiero Attrezzato Benini”, che passando sotto Cima Falkner (3000m, possibilità di staccarsi dalla ferrata per salire la cima 1°grado) prosegue poi verso  la Bocca di Tuckett oppure lungo il Sentiero Attrezzato Dallagiacoma. Al termine una breve discesa permette di raggiungere il rifugio Tuckett 2272m, il ricovero dove notoriamente si mangia meglio nelle Dolomiti di Brenta.

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Sviluppo 6 km
Tempi di percorrenza: 4/5 ore
Dislivello positivo: 600m

2°giorno BOCCHETTE ALTE dal rifugio Tuckett salita all’omonima bocca e partenza per le Bocchette Alte, che attraversano l’imponente parete Est di Cima Brenta. Si tratta di una ferrata tutt’altro che banale, non tanto per la difficoltà tecnica ma piuttosto per la lunghezza e la presenza di numerosi saliscendi che comportano un notevole dislivello nelle gambe. In alcuni tratti si sfiorano i 3000m e incontrare la neve anche in agosto non è inusuale. Al termine della ferrata (possibilità di variante sulla ferrata Olivia Detassis) si raggiungerà il rifugio Alimonta, con i suoi 2580m il rifugio più alto del Brenta.

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Sviluppo: circa 8km

Tempi di percorrenza: 6 ore
Dislivello positivo: 700m

3°giorno BOCCHETTE CENTRALI dal rifugio Alimonta partenza per le Bocchette Centrali. Dopo la ripida salita spesso con tratti innevati  (alle volte sono necessari i ramponi) che porta alla bocchetta alta di Molveno (2729m) iniziano le cenge attrezzate. Passando tra le guglie degli Sfulmini e sotto allo splendido Campanil Basso, in vista della famosa via normale e probabilmente di qualche scalatore intento nell’ascensione, raggiungeremo la bocca di Brenta (2552m). Questa ripida forcella o bocchetta (da qui il nome “via delle bocchette”) costituisce il naturale spartiacque tra il Brenta Occidentale e Madonna di Campiglio e quello orientale con Molveno e Andalo. In brevissimo passeremo per una breve pausa dal rifugio Pedrotti alla Tosa per poi proseguire lungo Il sentiero attrezzato Palmieri (alto o basso) e, valicata la forcolotta di Noghera (2423m) traverseremo fino al rifugio Agosini in Val d’Ambiez. Nota: possibilità di variante dal rif. Pedrotti lungo il sentiero Brentari.

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Sviluppo: circa 4km.

Dislivello positivo: 400m
Tempi di percorrenza: 4-5 ore

 

ESTENSIONI

E’ possibile percorrere una  traversata completa N/S del gruppo, con le seguenti varianti.

1° giorno: Costanzi Partenza nei pressi del Rifugio Peller (1990m) in val di Tovel per poi percorrere il selvaggio e poco frequentato Sentiero attrezzato Costanzi, che attraversa zone stupende del Brenta settentrionale. Pernottamento al rifugio Graffer.

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Tempi di percorrenza: 10 ore
Dislivello positivo: 900m

2° giorno: Benini (vedi sopra)

3°giorno: Bocchette Alte (vedi sopra)

4°giorno: Bocchette Centrali (vedi sopra)

5° giorno: Castiglioni dal rifugio Agostini salita della spettacolare ferrata Castiglioni alla cima Susat, per poi raggiungere per pranzo il rifugio XII Apostoli, discesa dalla “scala santa” alla busa di Sacco e lungo la val d’Algone fino al rifugio Brenta.

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Tempi di percorrenza: 3.30h (fino al rif 12 apostoli)
Dislivello positivo: 450m

Livello tecnico e atletico richiesto.

Le ferrate sono spesso molto esposte con scale verticali, è importante non soffrire di vertigini. Mai estreme richiedono un buon allenamento al camminare e una buona resistenza data la lunghezza dei percorsi quotidiani da affrontare, che vanno da 4/5 a 7 ore di cammino al giorno, escluse le pause.

TARIFFA 

  • 1 cliente 320€
  • 2 clienti 180€
  • 3 clienti 140€
  • 4 clienti 120€

La tariffa è intesa a giornata. Il materiale tecnico è incluso, le spese (rifugio, funivia, transfer) non sono comprese.